L’uomo si è sempre dato norme di comportamento, anche veicolate dalle religioni, perché la convivenza fosse tollerabile e costruttiva.
Ciò che è legale è quindi “inventato” dagli uomini per raggiungere uno scopo.
Dov’è però il confine tra il “legale” che ha come obiettivo il bene comune e il progresso degli esseri umani, corpo e anima, e quello che è mirato al raggiungimento del potere attraverso la sopraffazione?
Il nostro percorso si articola analizzando un lungo periodo della storia moderna, dove i musicisti hanno avuto la funzione di cronisti, vittime e… medici dell’anima di società corrotte dalla fame di potere.
E’ questa la missione del musicista: rischiarare la notte e illuminare il cammino della vera legalità.
LO SHOW
Lo spettacolo, strutturato in un atto unico della durata di 1 ora e 30 minuti, è un percorso che parte dalla musica nata tra gli schiavi deportati negli Stati Uniti d’America (gospel, blues e jazz), passa allo swing del Proibizionismo e della Seconda Guerra Mondiale, analizza la storia dei diritti della donna, si sposta in Europa con i feroci regimi totalitari e le leggi razziali, ricorda i grandi flussi migratori del dopoguerra, la censura nell’arte e nella musica, le grandi contestazioni giovanili e la rivoluzione silenziosa dei musicisti in Brasile, fino ad arrivare all’Italia dei giorni nostri, tra criminalità organizzata, politici senza scrupoli e giovani con la voglia di salvare il mondo che li vedrà protagonisti.
Il quartetto VOXA è l’interprete di questo viaggio, sulle note dei più diversi e interessanti generi musicali, nello stile che è ormai segno distintivo di questa formazione.